mercoledì 8 aprile 2020

Dark web - Sara Magnoli - Ed. Pelledoca - Recensione a cura di Adriana Rezzonico




...Non me ne frega niente di niente, non me ne frega più niente.
Tra poco io MUOIO
L’ho deciso io. Non sono malata

Sara Magnoli torna in libreria con un thriller per ragazzi, dedicato agli young adult, quella fascia di ragazzi ritenuti nativi digitali.
Si avvicina ai problemi concreti della rete. I più subdoli, tra i frequentatori del web, attirano menti facilmente plasmabili.
Nell’era del marketing compulsivo – dove la guerra si vince a colpi di follower – le vittime prescelte vengono fatte precipitare in un girone infernale.
Menti fragili, spesso ammaliate dal fascino del proibito e poco abili nel riconoscere l’Orco. Come nelle classica fiaba di Andersen, c’è un uomo, che le pedina, le attende nella piazza, seppur virtuale, e le fa sprofondare in un incubo.
Con quelle piattaforme comuni, di facile accesso a tutti e in ogni luogo, l’orco ha molta dimestichezza, si nutre di crudeltà ed è malvagio, non teme nulla e tesse la tela con metodo, quasi come un ragno che elabora la sua opera d’arte.
Barbablù abbatte tutti gli steccati e avvicina le prede, basta inviare una richiesta d’amicizia.
Un gioco paziente, meticoloso che lo porta a condurre tutti nella sua caverna degli orrori. Vesna (il suo nickname), la protagonista adora le fiabe, cerca consensi, like e una carriera nella moda. Per sentirsi appagata, in quella sorta di delirio collettivo che appartiene alla sua età. Le basteranno pochi tab, un browser e qualche click.
Un thriller attuale, una favola moderna che esalta i lati oscuri della rete, la fragilità delle vittime e la scarsa attenzione del mondo circostante, dannatamente complice di questa pazzia. Una piaga sociale, poco nota, che varrebbe la pena approfondire anche con gli inquirenti, stimolando  l’opinione pubblica. Giovanni Boccaccio sarà il cavaliere moderno, l’eroe che riporterà tutti in salvo e farà scoprire a Vesna la sincera amicizia.

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