Trovo
che questa sia la cornice adatta per una domenica mattina all’insegna della
pigrizia o per una rilassante serata feriale, magari mentre si sorseggia un
buon calice di vino.
Ed
è anche così che mi immagino il protagonista di questa commedia dal sapore
dolce, Max Skinner (un parente del Preside Skinner de “I Simpson”?) che dopo
aver perso il lavoro in banca si ritrova a passeggiare nel vecchio podere
ricevuto in eredità dallo zio, nel caldo sud della Francia.
Intenzionato
a vendere per non restare al verde, il nostro caro Max si ritroverà ben presto
a cambiare i suoi piani; complici una cugina americana e, ovviamente, l’amore.
Ma
il vero protagonista di questo romanzo, è il vino.
Giovane,
fruttato, secco, frizzante, o pastoso, quasi lo possiamo sentire scorrerci in
gola, mentre ci perdiamo nel suo colore rubizzo o nelle sfumature giallo paglia
di un buon bianco.