Ennio Doris (fondatore e presidente di
Mediolanum) e Pier Augusto Stagi (giornalista, tra gli altri, di Radio 24 e
"Il giornale") si incontrano per discutere della loro comune
passione: il ciclismo.
In questo libro uniscono i loro "archivi" per raccontarci le
tappe, a loro modo di vedere, più belle e importanti del Giro d'Italia, dalla
sua nascita ai giorni nostri.
Ne nasce, innanzitutto, una bella chiacchierata fra due amici, appassionati
di questo sport, dove il confronto fra i punti di vista diventa occasione per
raccontare aneddoti sui vari campioni delle due ruote.
Ogni racconto, ben trentuno dal 1896 al 2016, è uno spaccato di storia
del nostro Paese; possiamo, perciò, rivedere non solo quella determinata
edizione della "Corsa rosa" ma anche l'Italia di quel periodo.
Ovviamente sono presenti tutti i grandi del ciclismo: da Girardengo,
Binda e Guerra; Bartali, Coppi e Magni; Merckx, Gimondi e Motta; Moser,
Saronni, Hinault; fino ai campioni moderni. Ma tanti sono i nomi, sconosciuti
ai più, che vengono citati in questo libro.
Piccolo appunto: lo stile espositivo usato non mi è piaciuto. Spesso mi
sono trovato a interrompere la lettura perché, in assenza di virgolette, non
sapevo chi dei due stesse parlando. Solo la mia passione per questo sport (va
detto che sono praticante da oltre quarant'anni, perciò alcuni di quegli
episodi li conoscevo), e l'interesse per gli aneddoti delle varie epoche, mi ha
invogliato a far scorrere le pagine.
Comunque un libro interessante per gli appassionati perché ci parla
delle corse ciclistiche, non tanto dal punto di vista del risultato ma con
l’intento di far conoscere in che modo ci si arriva e cosa avviene durante una
gara.
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